Cos'è l'Agricoltura Sociale
- Francesca Venturi
- 18 mar 2021
- Tempo di lettura: 2 min
L’Agricoltura sociale, fenomeno che si è sviluppato in Italia a partire dalla fine degli anni ‘70 del secolo scorso, è costituita da quell’insieme di attività agricole e connesse finalizzate alla promozione di azioni di inclusione sociale e lavorativa, servizi utili per la vita quotidiana, attività educative, ricreative o che affiancano le terapie. Il termine «agricoltura sociale» è stato utilizzato a partire dagli anni 2000 con l’intento di definire una serie di iniziative volte a offrire servizi alla popolazione nelle aree rurali, con particolare riferimento a quelle esperienze di inclusione sociale e lavorativa che si erano diffuse in alcune zone d’Italia.
Secondo il CESE, scopo dell’agricoltura sociale è quello di creare le condizioni all’interno di un’azienda agricola che consentano a persone con specifiche esigenze di prendere parte alle attività quotidiane di una fattoria, al fine di assicurarne lo sviluppo e la realizzazione individuale, contribuendo a migliorare il loro benessere (CESE, 2012).
L’Agricoltura Sociale si è sviluppata soprattutto nei contesti organizzati e orientati al mercato, tipici delle imprese e delle cooperative sociali agricole, a conferma del fatto che il rapporto con la terra e l’attività produttiva risultano centrali in queste pratiche e contribuiscono anche alla loro sostenibilità. L’utilizzo delle risorse agricole a fini sociali, tuttavia, si è diffuso anche in altri contesti, come testimoniato dalla presenza di orti terapeutici presso ospedali o centri diurni, attività agricole presso istituzioni carcerarie o cooperative sociali orientate alla fornitura di servizi alla persona. (Giarè, De Vivo, Ascani e Muscas, Italian Review of Agricultural Economics, Vol. 73, n. 2, 2018: 125-146, L’agricoltura sociale: un modello di welfare generativo)

Attraverso la partecipazione alle attività quotidiane di una fattoria, o di un’azienda agricola, si possono praticare attività manuali come l’allevamento e la cura degli animali, l'orticoltura, la trasformazione delle materie prime, il giardinaggio: tutte attività che oltre a portare benefici all'utente, possono anche aiutarlo ad orientarsi nel mondo lavorativo ed anche a imparare un mestiere.
In una concezione sempre più vasta e articolata, intendiamo aiutare l'utente ad entrare in contatto con la terra, a “sporcarsi le mani”, ad entrare in contatto con i ritmi equilibrati della natura.
La progettazione, edificazione, cura e rinnovo dell'orto, permettono alla persona che se ne occupa di sperimentare la pazienza e la soddisfazione che segue un duro lavoro, vivendo così concretamente l'alternarsi dei cicli naturali.
Il contatto diretto o indiretto con gli animali inoltre è un grande veicolo di cura e amor proprio: prendersi cura di un essere vivente costituirà un rinforzo positivo per la sua autostima e auto efficacia.
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